Le tue pentole sono adatte al piano a induzione? 5 modi per scoprirlo

Per la preparazione di qualsiasi pietanza sul piano a induzione, è necessario utilizzare pentole adatte a questo tipo di piano cottura di ultimissima generazione. Quindi, è di fondamentale importanza capire se le pentole di cui si dispone possono essere usate sul piano a induzione.

Le pentole a induzione sono essenziali e per poter cucinare gustose pietanze sull’innovativo piano cottura ad induzione devono avere particolari caratteristiche. Infatti, queste, a differenza delle classiche pentole, hanno un fondo magnetico. Ciò perché l’induzione quando è a contatto con le pentole, ne determina il riscaldamento attraverso un campo elettromagnetico generato da apposite bobine. In particolare, il piano a induzione funziona come un’enorme calamita alimentata ad elettricità che trasferisce calore alle pentole attraverso, appunto, il campo magnetico che genera calore al contatto con esse. Il calore, quindi, viene direttamente trasmesso alle pentole, e questo comporta una maggiore rapidità nella cottura oltre ad un risparmio energetico.

Quindi, se si utilizza un recipiente di qualunque altro materiale non si produce calore e non è possibile cucinare. Pertanto, la produzione di pentole a induzione è aumentata. Oggi sono disponibili in diversi stili e materiali, ma sono tutte accomunate dal fondo piatto ferroso e magnetico.

Come riconoscere una pentola per cottura a induzione?

Gli elementi da prendere in considerazione nella scelta delle pentole a induzione sono:
• i materiali,
• il diametro,
• il rivestimento,
• lo spessore del fondo.

Pentole in ghisa, acciaio, acciaio smaltato e acciaio inox sono perfette per la cottura ad induzione in quanto sono in grado di avviare questo meccanismo. Mentre, alluminio, rame, ottone, vetro, ceramica e porcellana no. A questo proposito, per capire se le pentole di cui si dispone sono adatte a questo tipo di cottura esistono vari escamotage.

In genere, sulle confezioni delle pentole a induzione adatte alla cottura sul piano a induzione si trova un simbolo a forma di spirale, simile ad una molla che ne certifica la qualità e l’appropriatezza a questo tipo di cottura. Se si vuole capire però, se una pentola di cui già si dispone è adatta a questo tipo di cottura si possono fare varie prove.

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1 La prova della calamita

Per capire se una pentola di cui già si dispone è adatta alla cottura ad induzione è possibile prendere una calamita per poi avvicinarla alla parte inferiore della pentola. Se il fondo è magnetico e la calamita resta attaccata, allora la pentola è compatibile con la cottura ad induzione. Mentre, se questa prova non funziona, in quanto non si genera nessuna attrazione, significa che il fondo non contiene i metalli necessari ad attivare il calore sulla piastra.

pentole a induzione
Pentole a induzione: 5 modi per scoprire se sono adatte – pexels meruyert gonullu

2 Rapida prova di cottura dell’acqua

Un altro modo per testare la funzionalità delle proprie pentole è quella di effettuare una rapida prova di cottura dell’acqua. Tutto ciò che serve è mettere a scaldare una piccola quantità d’acqua su un piano cottura ad induzione impostato al massimo livello di potenza. Se l’acqua inizia a bollire in poco tempo si può ritenere la pentola idonea a questo tipo di cottura.

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Pentole a induzione: 5 modi per scoprire se sono adatte – pexels cottonbro

3 Spessore e diametro del fondo

È bene sapere che il fondo delle pentole per l’induzione, oltre ad essere magnetico è necessario che sia caratterizzato da un fondo dallo spessore omogeneo, in grado di condurre in modo uniforme il calore e ridurre al minimo il rischio di indesiderate bruciature. Quindi, più spesso è il fondo, più omogenea è la cottura ad induzione. Inoltre, anche la dimensione del diametro rappresenta un elemento essenziale per la cottura ad induzione. Infatti, la base della pentola è necessario che occupi almeno i due terzi della piastra in modo da ricevere tutta la potenza generata dal campo magnetico.

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Pentole a induzione: 5 modi per scoprire se sono adatte – pexels cottonbro

4 I manici e i coperchi adatti alla cottura ad induzione

Nel considerare se una pentola sia adatta o meno alla cottura ad induzione è bene valutare anche i materiali in cui sono realizzati i manici e la loro ergonomia. Quindi, è opportuno che siano resistenti al calore per consentire una presa comoda e sicura.

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Pentole a induzione: 5 modi per scoprire se sono adatte – pexels castorly stock

5 I materiali delle pentole a induzione

Tra i materiali adatti alle pentole a induzione, come accennato in precedenza, ci sono svariati materiali. La ghisa è il materiale più adatto, ma è piuttosto costoso e pesante. Anche l’acciaio inox è un materiale molto utilizzato per la cottura ad induzione in quanto è resistente e facile da pulire. In questo caso, l’importante è assicurarsi che il fondo sia piuttosto spesso per favorire una cottura omogenea.

Tra i materiali delle pentole a induzione c’è l’alluminio unisce ai pregi dell’acciaio una maggiore leggerezza e un ottimo rapporto qualità – prezzo.
Non essendo però un materiale ferroso, da solo non è adatto all’induzione, per cui nella parte inferiore deve essere inserita una piastra in acciaio inossidabile che trasmetta il calore a tutto il resto del recipiente.

Ci sono poi pentole per induzione in alluminio e altri materiali di marmo o pietra. L’alluminio unisce ai pregi dell’acciaio una maggiore leggerezza e una cottura più rapida. Tuttavia, come il marmo e la pietra non è un materiale ferroso, quindi è necessario che nel fondo sia introdotto un anello magnetico, come una piastra in acciaio inossidabile, utile ad attivare il riscaldamento e a trasmettere il calore a tutto il resto del recipiente.

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