Se il controsoffitto del macellaio è ancora di moda, un motivo ci sarà. La superficie, composta da tavole di legno assemblate, è più calda e invitante di altri materiali. Inoltre, è biodegradabile ed eco-compatibile e porta un po’ di natura in cucina. Come in ogni complemento d’arredo, oltre ai pro ci sono anche i contro. Prima di menzionarli entrambi, è importante approfondire il discorso sulle tipologie di controsoffitto del macellaio.
Tipi di controsoffitti
Tra le opzioni da considerare, ci sono le varie tipologie di legno utilizzate come materiale da costruzione. Acero, ciliegio, noce e quercia sono i più diffusi. Siccome l’acero duro è un legno a grana chiusa e possiede la più alta densità, è quello che viene più utilizzato nei controsoffitti del macellaio. Di contro, la quercia, essendo a grani aperti, non è l’ideale per i controsoffitti se non viene rinforzato adeguatamente, magari laccandolo o verniciandolo.
Oltre al tipo di legno, bisogna considerare anche la tipologia di costruzione: grana del bordo (in cui le tavole sono disposte parallelamente ai loro “bordi”), fine granulosa (in cui i piccoli pezzi quadrati sono allineati verticalmente con le “estremità”) e mescolato (in cui diverse lunghezze sono unite senza uno schema particolare).
Per quanto riguarda le finiture, la scelta dipende dai gusti. Il consiglio per le zone in cui viene preparato il cibo è di applicare periodicamente una finitura ad olio. Per la zona rimanente, si potrebbe optare per una laccata.
Pro e contro del controsoffitto del macellaio
Pro: il blocco macellaio non smussa i coltelli come un bancone di pietra o cemento. La superficie morbida crea silenzio all’interno della cucina.
Contro: il controsoffitto è suscettibile a graffi, ammaccature e macchie. Se si pensa di tagliare direttamente su di essi, si formeranno segni ed intaccature. Cade del vino, olio o qualche bibita? La macchia resterà.
Come pulirli
Quando si tratta di pulizia, il sapone e l’acqua dovrebbero solitamente fare il loro lavoro, ma utilizzare un po’ di aceto diluito o candeggina può anche servire come disinfettante e deodorante. Per eliminare le macchie profonde, utilizzare senza remore questo intelligente trucchetto: tagliare un limone a metà, immergerlo nel sale e strofinare la zona interessata.
Come prendersi cura di un controsoffitto del macellaio
Il legno si asciuga. Per mantenerlo brillante, applicare olio per alimenti (come un normale olio minerale) ai controsoffitti, ripetendo l’operazione ogni tre settimane. D’altra parte, le parti superiori varicose, o quelle rifinite con la guarnizione semilucida, non dovrebbero richiedere molto olio di gomito. È possibile rifinire entrambi, se necessario, con un gel poliuretanico atossico (come l’EZ-DO).