Su Tivùsat non si vedono i canali Mediaset? C’è la soluzione ed è anche abbastanza semplice. In molti casi, puoi effettuare dei controlli e apportare alcune modifiche, senza il bisogno di chiamare l’antennista.
Ti ricordiamo che TivùSat è la piattaforma digitale satellitare italiana realizzata da Tivù S.R.L (Rai 48,25%, Mediaset 48,25% e Telecom Italia Media 3,5%). È totalmente gratuita ed è nata come piattaforma complementare al digitale terreste per le zone che non sono coperte da quest’ultimo.
Grazie al segnale satellitare, garantisce la copertura totale dei canali gratuiti italiani, inclusi quelli di Mediaset. La trasmissione avviene dai satelliti Hot Bird (Eutelsat 13°Est) ed è stata avviata, per la prima volta il 31 luglio del 2009. Per poterne usufruire è necessario un decoder TivùSat.
Perché su TivuSat la Mediaset non si vede più?
Il 21 dicembre 2022, TivùSat non consente più la visione dei canali tramite decoder non certificati. Per cui, se improvvisamente non vedi più i canali, è perché sei in possesso di un decoder non certificato.
Tivù SRL ha fatto sapere di essere sempre attenta alla protezione dei contenuti e alla lotta alla pirateria, per questa ragione ha deciso di bloccare la visione dei canali su tutti i decoder non certificati, e di permetterlo solo su dispositivi “ufficiali”.
Per cui, anche durante il 2023, i sistemi tecnici di sicurezza hanno continuato ad effettuare controlli e a bloccare la smart card TivùSat, utilizzata in decoder non autorizzati e/o modificati.
Come risolvere e tornare a vedere i canali Mediaset su TivùSat
Se sei in possesso di un decoder certificato TivùSat ma non vedi più i canali Mediaset, è possibile che ci sia bisogno di aggiornare il software del dispositivo e procedere alla ricerca dei canali.
Può succedere, infatti, che vengano rilasciati alcuni aggiornamenti o che ci sia un cambio delle frequenze e dei parametri di ricezione dei canali.
Aggiornare il decoder Tivùsat
Entra nel menu del decoder e cerca “Aggiornamento Software”. Puoi trovarlo in “Strumenti” o in “Informazioni decoder”.
Seleziona la voce “Inizio Ricerca” per avviare l’aggiornamento del dispositivo. Sullo schermo appare l’avviso “Aggiornamento software in corso, non spegnere il decoder”.
Bisogna attendere che il processo termini, fino al riavvio del dispositivo. Durante l’aggiornamento non bisogna spegnere il decoder, altrimenti la procedura verrà interrotta, o peggio, rimarrà incompleta, e il dispositivo potrebbe funzionare male.
Dopo aver scaricato l’ultima versione del firmware o eventuali altri update, dovrai riportare il decoder alle impostazioni iniziali effettuando un reset di fabbrica. Pratica consigliata anche quando la smart tv non trova i canali.
Entra nel menu, vai su Strumenti, cerca la voce “Ripristino impostazioni di fabbrica” e conferma. In pochi minuti, il decoder tornerà alle condizioni iniziali, per cui dovrai procedere alla nuova impostazione dei settaggi, seguendo le indicazioni presenti sullo schermo.
Ricerca canali TivùSat
Dopo aver ripristinato il decoder, è il momento di effettuare la ricerca dei canali TivùSat. Accedi al Menu principale di configurazione e poi vai su Programmi > Installazione > Ricerca automatica o Ricerca TivùSat.
Inserisci il codice PIN del dispositivo ( se richiesto) e poi avvia la ricerca dei canali. Dopo qualche minuto, al termine della scansione, potrai vedere tutti i canali disponibili, inclusi quelli della Mediaset. Se invece, continui a non vedere i programmi, dovrai procedere con la sintonizzazione manuale, inserendo le frequenze dei canali Mediaset.
Inoltre, se durante la ricerca manuale, noti che alcune frequenze non ci sono, probabilmente l’elemento ricevente, LNB, funziona male e bisognerà sostituirlo. In questo caso, dovrai chiamare un tecnico specializzato.
Sostituisci il vecchio decoder con uno certificato TivùSat
Se sei in possesso di un decoder non certificato TivùSat o di un modello molto vecchio, e vuoi accedere ai programmi Mediaset e agli altri canali italiani gratuiti disponibili, dovrai acquistarne uno nuovo. L’obiettivo è quello di limitare l’utilizzo di decoder non ufficiali e di disincentivare pratiche scorrette.