Il Bonus Ristrutturazione 2025 offre una detrazione Irpef del 50% per i lavori sulla prima casa e del 36% per le seconde case. Tuttavia, a partire dal 2026, le aliquote subiranno una riduzione, passando rispettivamente al 36% e al 30%. È quindi importante comprendere come funziona il bonus e come approfittarne nei mesi rimanenti del 2025, prima che le percentuali di detrazione diventino più basse.
Che cosa è il bonus ristrutturazione
Il Bonus Ristrutturazione è una detrazione fiscale sull’Irpef, ripartita in 10 quote annuali di pari importo, che riguarda le spese sostenute per interventi di riqualificazione, ristrutturazione e recupero di immobili. Si applica sia alle singole unità immobiliari ed alle relative pertinenze, sia alle parti comuni degli edifici. Questo incentivo consente di ottenere benefici fiscali per una vasta gamma di lavori edilizi, favorendo la ristrutturazione e il miglioramento energetico degli immobili. Nello specifico, viene concesso per gli interventi previsti dal D.P.R. 380/2001, come i lavori di manutenzione straordinaria ed ordinaria, quelli destinati ad incentivare risparmio energetico, il restauro e il risanamento conservativo, nonché la ristrutturazione edilizia. Inoltre, il bonus include interventi per la ricostruzione o il ripristino degli immobili danneggiati da eventi calamitosi, la realizzazione di autorimesse e posti auto pertinenziali, l’eliminazione delle barriere architettoniche e la bonifica dell’amianto. Sono previsti anche lavori per aumentare la sicurezza contro i furti, nonché la cablatura degli edifici e la sostituzione dei gruppi elettrogeni di emergenza con generatori a gas di ultima generazione. Non si applica, invece, agli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie alimentate esclusivamente da combustibili fossili.
Chi può richiederlo
Il Bonus Ristrutturazione 2025 può essere richiesto da tutti i contribuenti, italiani e stranieri, sia residenti che non residenti. Non solo i proprietari, ma anche altre categorie di soggetti possono beneficiare della detrazione: i nudi proprietari, i titolari di diritti di godimento come usufrutto, uso, abitazione o superficie, i locatari, i comodatari, i soci di cooperative, e gli imprenditori individuali (per immobili non classificati come beni strumentali o merce). Possono accedere al bonus anche coloro che generano reddito in forma associata, come indicato nell’articolo 5 del TUIR. Inoltre, la detrazione può essere usufruita anche da coniuge, parenti entro il terzo grado, affini entro il secondo grado conviventi con il possessore o detentore dell’immobile, dal coniuge separato assegnatario dell’immobile, dal componente dell’unione civile, e dal convivente more uxorio non proprietario dell’immobile.
Come presentare domanda
Per richiedere il Bonus Ristrutturazioni 2025, non è necessario presentare una domanda, in quanto la detrazione potrà essere usufruita direttamente tramite la dichiarazione dei redditi, compilando il modello 730. È necessario fornire tutta la documentazione richiesta, soprattutto le fatture delle spese sostenute. Tuttavia, per gli interventi che rientrano nelle categorie volte al risparmio energetico, è obbligatorio inviare anche la comunicazione all’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile) per poter fruire del bonus. Tale obbligo, introdotto dalla Legge di Bilancio 2018, e valido anche per il 2025, si applica esclusivamente a determinate tipologie di lavori, come specificato nel sito ufficiale dell’ENEA. Gli interessati hanno 90 giorni di tempo dalla conclusione dei lavori per inviare tale comunicazione.
Il limite di spesa
Nel 2025, il Bonus Ristrutturazioni prevede un limite di spesa detraibile di 96.000 euro per ogni unità immobiliare, con una detrazione massima di 48.000 euro. Nei prossimi due anni, come già spiegato, ci saranno delle diminuzioni: sulla prima casa è prevista una detrazione al 36% con un tetto di spesa di 96.000 euro, che consente una detrazione massima di 34.560 euro; sulle seconde case, invece, sarà possibile ottenere una detrazione al 30% con lo stesso limite di spesa, che permette una detrazione massima di 28.800 euro.