Serrature elettriche: tipologie, funzionamento, prezzi e consigli

Le serrature elettriche per porte sono passate in pochi anni da accessorio da condominio a soluzione diffusa anche in casa e in ufficio. Piacciono perché semplificano la gestione degli accessi, ti basta premere un tasto, digitare un codice, avvicinare un badge o lo smartphone, e la porta si sblocca.

In commercio ci sono diverse serrature con apertura elettrica, con differenze su meccanica, alimentazione, sicurezza, installazione e costi e, se stai pensando di acquistarne una per la tua abitazione, ti sarà sicuramente utile avere più informazioni per orientarti al meglio. Nei prossimi paragrafi proviamo ad aiutarti.

Come funziona una serratura elettrica per porte: componenti, alimentazione e comandi

Alla base della serratura elettrica c’è sempre lo stesso principio, un impulso elettrico comanda lo sblocco del chiavistello. Dentro il corpo serratura trovi un piccolo gruppo elettromeccanico (solitamente un’elettrocalamita o un motorino con riduttore) che, quando riceve corrente, sposta una leva e libera la battuta. Finito l’impulso, una molla riporta il meccanismo in posizione di chiusura.
Il come arriva quell’impulso dipende dal contesto, ad esempio, per i portoni condominiali è il citofono a dare il comando. Nelle porte interne di uffici e studi ci sono tastiere numeriche o lettori di badge.

serratura elettrica

In ambito residenziale stanno prendendo piede cilindri e placche “smart” controllabili da app: apri con Bluetooth o Wi-Fi, controlli gli accessi e, se serve, abiliti codici temporanei.

Per quanto riguarda l’alimentazione devi sapere che le soluzioni fisse lavorano quasi sempre a bassa tensione (12/24 V) con alimentatori stabilizzati, ed è la scelta migliore quando prevedi molti passaggi.

I modelli a batteria (cilindri o maniglie elettroniche retrofit) sono azionati da pile ricaricabili o standard, sono pratici quando non vuoi tirare cavi, ma vanno monitorati i cicli di sostituzione.

Ci sono poi serrature fail-secure e fail-safe, nel primo caso senza corrente restano chiuse (più sicure per accessi sensibili), nel secondo si aprono per garantire l’uscita in emergenza (utile in alcune porte interne secondo normativa antincendio).

Per quanto riguarda la gestione degli utenti, le serrature elettriche permettono di usare badge e Pin per assegnare profili diversi, ad esempio, chi entra sempre e chi solo in certi orari. Con i modelli smart crei credenziali a tempo per ospiti o tecnici senza duplicare chiavi.

Tipi di serrature elettriche per porte

Le tradizionali elettroserrature a scrocco sono quelle dei cancelli pedonali e dei portoni, ricevono l’impulso dal citofono e sbloccano lo scrocco per pochi secondi. Sono essenziali, robuste, perfette quando l’esigenza è far entrare un visitatore senza alzarti dalla scrivania o scendere le scale.
Salendo di complessità trovi le placche o maniglie elettroniche e i cilindri motorizzati, si montano al posto del cilindro o della maniglia esistente e gestiscono badge, PIN o app. Sono il compromesso più gettonato in casa e in piccoli uffici: retrofit pulito, nessun cablaggio invasivo, controllo accessi di base.
Poi ci sono i sistemi biometrici (impronta, talvolta volto) che riducono al minimo la gestione delle credenziali fisiche e alzano l’asticella della sicurezza, a patto di scegliere prodotti seri e impostare correttamente privacy e consenso degli utenti.
Ci sono poi i maglock o serrature magnetiche e le electric strike professionali, da utilizzare soprattutto su porte tecniche, varchi interni e varchi con controllo accessi centralizzato. Sono progettate per lavorare con badge RF, centrali di accesso e log puntuali.
Infine, ci sono le smart lock che dialogano con gli ecosistemi domotici (Google, Apple, Amazon, KNX e simili), notificano aperture, integrano automatismi (ad esempio, luci che si accendono al rientro) e, se serve, permettono l’apertura da remoto. Sono comode, ma chiedono un minimo di attenzione alla rete domestica e agli aggiornamenti.

Ricapitolando, ecco tutte le tipologie di serrature elettriche per porte:

  • Elettroserrature a scrocco (citofoni, cancelli, portoni)
  • Placche/maniglie elettroniche e cilindri motorizzati (retrofit su porte esistenti)
  • Serrature a badge/PIN (uffici, studi, B&B)
  • Biometriche (impronta/volto, accessi sensibili o domestici evoluti)
  • Smart lock Wi-Fi/Bluetooth (integrazione domotica e gestione da app)

Pro e contro nell’uso quotidiano

Il lato positivo è la comodità, niente mazzi di chiavi da duplicare, se perdi un badge, lo disattivi; se devi far entrare un installatore, generi un codice che scade la sera stessa. Nei modelli smart controlli dallo smartphone se la porta è rimasta aperta e, se serve, la richiudi da remoto.
Sul fronte sicurezza, i prodotti buoni hanno meccaniche anti-strappo, sensori di porta e log di accesso. In contesti dove più persone usano la stessa porta, è un grande vantaggio perché sai chi è entrato, quando, e puoi limitare fasce orarie. Inoltre, eviti anche il fastidioso problema di quando la serratura della porta si blocca costringendoti a dover chiamare un tecnico specializzato per sbloccarla.

Tra i contro c’è sicuramente la necessità di controllare spesso alimentazione e batterie per non rischiare blocchi nei momenti sbagliati e serve anche un piano di emergenza come una chiave di servizio, l’apertura manuale o il cilindro meccanico di back-up.

C’è poi la questione dei costi, un hardware di qualità e un’installazione fatta come si deve costano più del fai da te. Però la spesa si ripaga se davvero sfrutti le funzioni, ovvero, il controllo accessi, la gestione ospiti e l’audit. Se cerchi solo di aprire a distanza la porta poche volte al mese, probabilmente una soluzione a citofono risolve e ti fa risparmiare.

Privacy e sicurezza informatica nei modelli smart

Se scegli serrature connesse, prendila come una piccola infrastruttura IT con qualche regola da seguire. Segmenta la rete domestica così se un badge o un sistema si compromette non crea problemi a tutta l’abitazione. Presto attenzione anche ai permessi, dai accessi temporanei quando servono e rimuovili dopo l’utilizzo, riduci al minimo gli utenti admin e conserva i log per un breve periodo, possono ritornarti utili per capire chi entra.

Quanto costa installare una serratura elettrica?

Il costo della sola serratura varia molto a seconda delle caratteristiche, un modello base per cancelli o portoni condominiali può costare tra i 50 e i 100 euro, mentre un cilindro elettronico o una maniglia smart parte da circa 150 euro e può arrivare facilmente a 300–400 euro.

I sistemi più evoluti, che integrano riconoscimento biometrico, gestione da app e connessione Wi-Fi, superano anche i 500–600 euro. Inoltre, tiene presente la differenza tra serrature a scrocco elettrico, ovvero, quelle comandate da citofono, soluzioni che si montano al posto del cilindro tradizionale, e i sistemi domotici connessi, ognuno ha un prezzo diverso perché risponde a esigenze diverse.

Costi di installazione

Il montaggio di una serratura elettrica semplice (come quelle per cancelli) è un lavoro rapido che un elettricista può completare in meno di un’ora e la spesa d’installazione si aggira attorno ai 50–100 euro.
Se invece parliamo di cilindri elettronici o smart lock, il costo dipende da:

  • compatibilità della porta (spessore, tipo di serratura esistente, eventuali adattatori da acquistare);
  • necessità di cablaggi (nei modelli alimentati a corrente);
  • configurazione software (per modelli smart, con app e gateway).

In questi casi la manodopera può variare dai 100 ai 200 euro, soprattutto se serve integrare la serratura in un sistema domotico già presente. Per installazioni particolari, come le serrature magnetiche professionali o sistemi centralizzati per uffici, il lavoro può superare i 300–400 euro.

FAQ

  1. Le serrature smart hanno costi di manutenzione?
    Generalmente solo batterie da sostituire ogni 6–12 mesi. Alcuni modelli hanno costi aggiuntivi se si vogliono funzioni premium nell’app.
  2. Quanto dura una serratura elettrica?
    Con una buona manutenzione (controllo batterie, aggiornamenti software) può durare molti anni, paragonabile a una meccanica di qualità.
  3. Serve chiedere autorizzazioni per installarla?
    No, se si tratta di una porta privata. Nei condomini conviene però avvisare l’amministratore, soprattutto se riguarda i portoni comuni.

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