Le misure delle scale interne non sono un dettaglio, ma la base per un utilizzo comodo, sicuro e funzionale, ed è importante sapere quali sono le dimensioni corrette di pedata, alzata, inclinazione e larghezza. Facciamo un po’ di chiarezza.
Misure scale interne: le dimensioni
Una scala comoda da salire (e sicura da scendere) nasce sempre da misure ben studiate, basta sbagliare di pochi centimetri e ti ritrovi con una scala troppo ripida, scomoda o addirittura pericolosa. Ma quali sono le dimensioni corrette delle scale interne? Vediamole nel dettaglio:
- Pedata: è la profondità del gradino, cioè quanto spazio hai per appoggiare il piede. Per essere comoda, dovrebbe misurare almeno 27 cm, alcune normative indicano 25 cm come minimo, ma nella pratica può risultare scomoda.
- Alzata: è l’altezza tra un gradino e l’altro, il valore ideale si aggira tra 16 e 18 cm. Sotto i 15 cm diventa una scala troppo lunga, sopra i 19 cm troppo ripida.
- Formula di Blondel: ti aiuta a bilanciare pedata e alzata per avere una salita naturale. La formula è: 2 x alzata + pedata = 62 ÷ 64 cm. È il calcolo più semplice ma efficace per ottenere gradini ergonomici.
- Larghezza della scala: per uso abitativo, si consigliano almeno 80 cm. Se vuoi farci passare mobili o due persone affiancate, meglio 90–100 cm.
- Inclinazione: la pendenza ottimale va tra 30° e 40°. Oltre i 45° diventa troppo ripida, specialmente per bambini o anziani.
Tipologie di scale interne e quando sceglierle
La scelta della scala interna giusta dipende non solo dallo spazio, ma anche dalla destinazione d’uso e dallo stile dell’ambiente. Oltre alle classiche scale lineari, esistono diversi tipi di soluzioni, ognuna con i suoi pro e contro.
La scala a rampa dritta è la più semplice da progettare e costruire, richiede però spazio in lunghezza. È perfetta quando hai un corridoio largo o un open space.
La scala a L (con una svolta a 90°) o a U (due svolte) è più compatta e permette di risparmiare spazio, soprattutto se abbinata a pianerottoli funzionali. È anche più sicura in caso di caduta, perché interrompe la discesa.
La scala a chiocciola si usa in ambienti con poco spazio, ma va progettata bene, non è sempre comoda, soprattutto per chi ha problemi di mobilità. Meglio riservarla a spazi secondari, come accessi al sottotetto o soppalchi.
Le scale elicoidali, simili alla chiocciola ma con andamento più morbido e gradini più larghi, sono scenografiche ma più costose. Sono ideali in ambienti moderni e aperti, ma vanno realizzate su misura.
Il nostro consiglio è quello di valutare prima di tutto lo spazio a disposizione, poi scegli la tipologia che si adatta senza forzature e non farti guidare solo dall’estetica.
Dove installare la scala: spazio minimo necessario
Una scala interna può diventare la protagonista della casa, ma anche un elemento invadente se non dimensionata con attenzione. Prima ancora del design, devi valutare quanto spazio hai a disposizione, questo vale sia per scale lineari che per quelle a chiocciola o a rampa spezzata.
Se stai progettando una scala a rampa unica con 15 gradini (alzata 17 cm), avrai bisogno di circa 4,2 metri lineari per contenerla in modo ergonomico. In altezza, considera che sopra ogni pedata servono almeno 200 cm liberi per non urtare con la testa.
Per scale a L o a U, serve uno spazio d’ingombro più compatto, ma devi calcolare correttamente anche i pianerottoli. La profondità di ciascun pianerottolo dovrebbe essere pari almeno a una pedata, quindi 28–30 cm minimo.
Le scale a chiocciola sono ottime salvaspazio, ma non sempre comode, il diametro ideale va da 110 a 120 cm, e la pedata utile si misura a circa 40 cm dal palo centrale.
Materiali e stili: legno, metallo, vetro o misti?
Una volta definite le misure e la posizione, arriva la parte più creativa, ovvero, la scelta dei materiali, ognuno con un pro e un contro in termini di resistenza, manutenzione, acustica e impatto estetico.
Il legno è sempre molto usato nelle scale interne, caldo, accogliente, può adattarsi a contesti classici o moderni. Richiede manutenzione e trattamenti periodici, ma dà carattere all’ambiente.
Il metallo (ferro, acciaio) è ideale per scale leggere, minimal, oppure industriali, ha bisogno di protezione anticorrosione, ma si presta bene a realizzazioni su misura, anche autoportanti.
Il vetro, spesso usato per balaustre o gradini, dona luminosità e senso di apertura. Ma è delicato, va pulito spesso, e può diventare scivoloso se non trattato, v usato con attenzione.
Le scale miste (es. struttura in metallo e gradini in legno) uniscono vantaggi diversi e si adattano a più contesti, sono molto diffuse nei progetti moderni e negli interni open space.
La scelta dei materiali incide anche sul budget, ad esempio, una scala prefabbricata in legno/metallo può costare da 1.200 a 2.500 €, mentre una scala su misura con elementi in vetro o elicoidale può superare i 5.000–6.000 €.
FAQ
Qual è l’alzata ideale per una scala comoda?
Tra 16 e 17 cm, oltre i 18 diventa scomoda per uso frequente.
La scala a chiocciola è comoda?
Dipende dal diametro, sotto i 110 cm è troppo stretta. Ideale almeno 120 cm.
Quanto deve essere la pedata?
Mai meno di 25 cm, meglio 27–30 cm per comfort reale.
Serve il permesso per modificare una scala interna?
Sì, anche per scale interne serve almeno una CILA o SCIA, se modifichi le strutture.
Quanti gradini posso fare senza pianerottolo?
Massimo 15, oltre, serve una sosta intermedia per legge e sicurezza.