Ma un antitarlo naturale può davvero debellare le infestazioni di tarli? E’ questa la domanda che sempre più persone sono solite porsi, anche perché i tarli rappresentano ormai un problema molto più diffuso di quanto avessimo potuto pensare!
Quando i tarli sono molti va a finire che i rimedi della nonna non facciano più effetto, pertanto l’unica soluzione sembra esser quella di ricorrere a un qualcosa di più serio, forte e se vogliamo anche più duraturo. D’altronde bisogna considerare che spesso neanche i prodotti chimici riescono ad avere la meglio contro i tarli, per cui figuriamoci se ci sono possibilità di successo con dei metodi al 100% naturali! Insomma, se sui vostri mobili cominciate a notare dei piccoli forellini, magari accompagnati da un filo di segatura, allora è altamente probabile che stiate per avere a che fare con i tarli.
Trattamenti antitarlo: l’efficacia della permetrina
Un prodotto antitarlo diventa quindi necessario, e spesso si è soliti affidarsi ad un prodotto a base di permetrina che sembra sia particolarmente efficace da questo punto di vista: la sostanza su cui si basa l’insetticida è in grado di raggiungere il legno fino in profondità e di spazzare via l’acerrimo nemico! Ovviamente per accrescere le probabilità di successo occorre impiegare una tecnica ad hoc, come per esempio quella della siringa.
In pratica si tratta di iniettare la permetrina direttamente nel foro tramite l’ausilio di una siringa, anche se c’è da dire che questo tipo di trattamento non sempre può contare su alte percentuali di successo. Gli ostacoli maggiori sono dati dal fatto che le siringhe non sempre riescono a penetrare in profondità, e che spesso i buchi sono così numerosi che non è molto facile riuscire a replicare questa azione per ciascun foro.
C’è allora chi ritiene sia il caso di smontare il mobile preso di mira e di lasciarne a bagno nel liquido tutti i vari pezzi, ma per ovvie ragioni capiamo bene che questo metodo non può essere applicato universalmente (per esempio, se il mobile affetto dai tarli dovesse essere un armadio, come ne usciremmo fuori?).
Inoltre c’è da dire che il trattamento tramite permetrina può non essere del tutto efficace non solo per questioni legate alla praticità delle operazioni (siringa o smontaggio del mobile), ma anche per la sostanza stessa. Se è vero infatti che la permetrina è una sostanza assolutamente valida per combattere questo tipo di fenomeni, è anche vero che la stessa perde un po’ di efficacia in periodi dell’anno che non siano la primavera: la primavera è la stagione in cui la permetrina dà il meglio di sé, perché è il periodo in cui le larve si spostano più verso l’esterno e quindi si rendono facilmente raggiungibili (per primavera intendiamo un periodo di tempo che va indicativamente tra marzo e maggio).
Questo però non significa che i prodotti naturali non siano consigliati: semplicemente, sono i rimedi cosiddetti “della nonna” a non essere più tanto efficaci. Ci sono però dei prodotti naturali che riescono ad essere potenti, incisivi e di grande aiuto! Sul mercato ormai se ne trovano a volontà, anche a fronte del fatto che sono sempre più le persone che hanno in casa mobili in legno. Paradossalmente, infatti, questi tempi moderni stanno registrando un crescente interesse nei confronti del legno, visto come materiale capace di riportarci un po’ tutti indietro nel tempo e di dare alla propria casa un tocco vintage, elegante, ricercato.
Prevenzione: questa è la miglior cura contro i tarli!
Alla luce di quanto abbiamo visto, non c’è conclusione che possa rivelarsi più vera: la miglior cura resta la prevenzione. Lo sapevano bene anche i vecchi ebanisti, che dentro i cassetti dei loro mobili conservavano dei pezzetti di legno di cipresso che si riteneva fossero in grado di tenere distanti i tarli. Come si fa allora una prevenzione davvero efficace?
Innanzitutto, la prevenzione comincia con una pulizia regolare e scrupolosa dei mobili. Per prevenire i tarli bisogna pulire i mobili in modo regolare, ancor meglio se con delle essenze naturali che noi umani gradiamo ma che i tarli odiano nel vero senso della parola! Mano quindi alle essenze a base di eucalipto, o a quelle agli agrumi o alla lavanda. Particolarmente indicata da questo punto di vista è una miscela composta da 10 ml di olio essenziale di cedro, 10 ml di vodka e 5 ml di acqua: questo mix va semplicemente passato sulle superfici interessate per liberare il suo incredibile effetto!
Inoltre cerchiamo di non sottovalutare mai luce, temperatura della stanz’altra e quant’altro. I tarli infatti attaccano i mobili soprattutto quando questi si trovano in ambienti caldi e umidi, e scavano a fondo specie in ambienti “tranquillIi” in cui c’è silenzio, poca luce, poca aria e umidità di un certo tipo. Pertanto arieggare le stanze, non lasciarle sempre al buio e “movimentarle” può essere di vero aiuto in quanto a prevenzione.
Alcuni consigliano anche di lucidare spesso il legno, e in effetti questa è un’altra arma di prevenzione. Lucidare il legno una volta l’anno (minimo) significa aumentare la possibilità che i tarli vi stiano a distanza. I tarli infatti prediligono il legno grezzo, poco curato e non verniciato.
Tarme e tarli: conosci le differenze?
Spesso e volentieri siamo soliti confondere i tarli con le tarme, quando nella realtà dei fatti sono due insetti molto diversi. Le tarme sono dei lepidotteri che si nutrono di cheratina, cioè di una proteina che si trova soprattutto in alcuni materiali organici. Le tarme, che alla vista sembrano delle piccole farfalle, prendono di mira materassi e cuscini, ma anche indumenti, biancheria e più in generale tutto ciò che si annida negli armadi. I tarli invece fanno parte della famiglia dei coleotteri e più che a farfalle, assomigliano a dei piccoli scarafaggi. Il loro cibo è dato da polimeri complessi che si trovano nel legno, ed è proprio per questo che tendono ad introdursi nei mobili in legno.