Scelta del mutuo: come valutare per bene tutti i costi

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Al giorno d’oggi, chiunque si appresti a richiedere un finanziamento per l’acquisto della casa viene letteralmente bombardato di offerte. Le banche fanno a gara pur di accaparrarsi nuovi clienti, e lo fanno con proposte che vogliono essere quanto più competitive possibili. Ma noi che stiamo dall’altra parte della barricata, cioè da quella del mutuatario, quali fattori dobbiamo tenere sotto controllo per gestire al meglio tutta questa situazione?

In fase di scelta del mutuo, ci sono diversi indicatori che ci permettono di capire se il prodotto X sia davvero conveniente, indipendentemente dalla tipologia di tasso applicato, che può essere fisso, variabile o misto. Ciò che conta per davvero è semmai lo spread, cioè la maggiorazione che la banca applica sul tasso di interesse di base e che di fatto costituisce il nostro vero costo del mutuo: lo spread, sommato al tasso di riferimento, costituisce il Tan, cioè il tasso che permetterà poi di calcolare gli interessi sulle rate, e quindi l’importo totale delle stesse.

Tuttavia è bene sapere che il costo di un mutuo non si valuta soltanto con il Tan, ma anche e soprattutto col Taeg. Il Taeg è il valore a cui dobbiamo prestare più attenzione di tutti, perché quello che indica il costo totale del finanziamento: dentro il Taeg ci finiscono non a caso il Tan e tutte le spese annesse al mutuo, come quelle di istruttoria, quelle di gestione, di incasso e così via.

E poi c’è il tasso in sé e per sé che faremmo bene a valutare. In molti si chiedono infatti se sia meglio il fisso, il variabile o se non sia il caso di optare per il misto.

In linea di massima possiamo dire che in aria di crisi economica, un po’ tutti i tassi vanno bene. Il fisso, infatti, è ancora conveniente; così come lo è del resto il variabile. Anzi, secondo le previsioni del Liffe di Londra, l’Euribor tornerà a valori positivi non prima del 2019 e all’1% non prima del 2022 (a fronte di un fisso già arrivato all’1.32%). Il che significa che chi sottoscrive un mutuo a tasso variabile potrà continuare a dormire sonni tranquilli: il contesto è a dir poco propizio per chi vuol fare questo tipo di scelta!

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