Biancheria da letto: fantasie e materiali di tendenza per l’estate 2017

cuscino lino
Cuscino in lino (da Cuoredilino.it)

Tra fiori, ramage e tinte che non passano certo inosservate, il tema della biancheria da letto per la primavera/estate 2017 si basa in ogni caso su fondi preferibilmente neutri. Il lino è una costante, ma anche stampe floreali o azulejos andranno forte.

Le tendenze della prossima stagione sono state ampiamente spiegate da Cesare Merli, consulente per importanti distributori italiani ed europei: per la prossima primavera/estate ci si aspetta la vittoria della stampa digitale, spiega Merli, ed in particolare del tema floreale. “Cambia il modo di concepire il letto e prevale lo stile internazionale: i quattro cuscini (due grandi e due di dimensioni ridotte) prendono il posto della classica doppia”. Una disposizione, questa, che facilita la lettura e l’uso del letto anche durante il giorno e persino come postazione home office.

Per quanto riguarda i materiali, continua Merli, “l’interesse premia soprattutto quelli naturali e materici, che esaltano la fibra e l’intreccio. Il lino è il protagonista numero uno in questo senso. L’introduzione dell’effetto stropicciato e del finissaggio stone washed, poi, consente di non stirare più le lenzuola” (per la gioia di tanti giovani che per motivi di praticità non hanno modo o voglia di munirsi di ferro da stiro).

Tra l’altro la tendenza del lino come materiale prevalente della biancheria da letto primavera/estate 2017 capita a buon rendere per noi europei: “Il lino – precisa l’esperto – è infatti l’unica fibra tessile di origine europea: proviene dalla Francia e dalle Repubbliche Baltiche, prima tra tutte la Lituania, luogo che si distingue sia per qualità della materia prima che per metodi di lavorazione”.

Secondo Max Gilgenmann, consulente per la sostenibilità della fiera tessile Heimtextil di Francoforte, sul fronte dei materiali bisognerebbe abbassare le armi perché la disputa tra materiali naturali o sintetici “non ha senso”.

Gilgenmann ha le idee chiare nel merito: “Il consiglio è di scegliere solo dopo aver valutato caratteristiche e prestazioni, combinando i pregi sia del primo che del secondo materiale. Il criterio di valutazione più completo premia il prodotto che chiude il cerchio e le aziende che perseguono la via dell’innovazione responsabile”. Lui però predilige “materiali derivati da tradizioni locali”, e lo appassionano soprattutto “tessuti che derivano da tecniche antiche, che mantengono quel tocco di imperfetto, che non guasta mai”.

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